Just Look at Pictures I libri d'artista di PrintAboutMe



VENERDI 20 SETTEMBRE
h. 18.30

@ eLaSTiCo studio (via Porta Nova 12)

Just Look at Pictures
I libri d'artista di PrintAboutMe

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Nato nel 2012 come concorso pensato per preservare e diffondere la stampa d'arte, PrintAboutMe è un collettivo di curatori, storici dell'arte, artisti e stampatori che ha dato vita al progetto Micro-Press, casa editrice di soli 40 metri quadrati, con base a Torino, che produce, stampa e rilega da sé i propri libri. Proprio le autoproduzioni della piccola ma vitale realtà editoriale saranno le protagoniste della mostra Just Look at Pictures, ospitata ad Elastico Studio dal 20 settembre al 2 ottobre 2013.

Opportunità per fare il punto sui primi 16 mesi di attività di Micro-Press, la collettiva è stata anche, per gli editori, uno spunto concreto per interrogarsi esplicitamente sul perché produrre oggi libri d'arte: "Abbiamo pensato che si sarebbe potuto partire dal padre della Pop Art, Andy Warhol, e dalla sua frase 'I never read. I just look at pictures' per parlare del ruolo delle arti visive e della curiosità dello sguardo nell'epoca della comunicazione di massa. In fondo, però, questo non è realmente ciò che ci interessa e la citazione è tornata utile, sì, ma solo per il titolo della mostra."

Quando infatti PrintAboutMe inizia a pubblicare libri stampati a mano in edizione limitata, più che a Warhol, alla storia e alla critica d'arte, ai mass media e alla prolificazione e riproduzione incontrollata della immagini, il collettivo si fa ispirare dall'Alice di Lewis Carroll e dal ruolo dell'immaginazione: "Alice, Potresti per favore prestare attenzione alla lezione di storia?" "Mi spiace, ma come si può prestare attenzione a un libro senza immagini?" "Mia cara sorella, in questo mondo ci sono tanti grandi libri che non ne hanno." "Magari in questo, ma nel mio, i libri sarebbero fatti di sole figure."

Di sole immagini - ad eccezione di uno - sono infatti anche i libri editi e stampati da Micro Press, scelta naturale per un collettivo che, per quanto composito, trova proprio nel visivo il filo rosso che accomuna le diverse professionalità che ne fanno parte. In questa prospettiva, anche il tradizionale rapporto tra editori e autori cambia: agli illustratori interpellati non è infatti assegnato un lavoro su commissione, ma  viene piuttosto lasciata la libertà di raccontare una storia nuova, mai vista o letta.


Ne risultano così otto libri per otto autori, stampati con tre diverse tecniche artigianali (serigrafia, risograph e stampa offset manuale), prodotti in un formato che rompe lo schema classico del libro da leggere: il leporello, da svolgere più che da sfogliare, stampato su un'unica striscia di carta, senza rilegatura. Le opere saranno esposte nella loro intera lunghezza, che varia da un minimo di 1,20 m ad un massimo di oltre 2 metri e mezzo.

FUNERAL PARTY



VENERDI 13 SETTEMBRE
h. 20
a eLaSTiCo (Vicolo de Facchini 2/a)
FUNERAL PARTY
performance VISITU VISITUSU: ARMENIA BARA!
DJ SET - MIGHTY MAU

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Venerdì 13 settembre 2013 si concluderà una parte importante della storia di Elastico: con un Funeral Party che ospiterà una performance e dj set chiuderà infatti la storica sede di vicolo de' Facchini. Non di un addio comunque si tratta: il progetto dell'associazione culturale, nata quasi cinque anni fa, troverà infatti un seguito nel più recente spazio di via Porta Nova 12, che continuerà a rimanere attivo con una ricca programmazione espositiva.

Ribaltando ironicamente – e non senza un po' di scaramanzia – la credenza popolare sul fatto che venerdì 13 sia una data sfortunata, il Funeral Party ospiterà Visitu visitusu: Armenia bara!, performance dell'artista siciliana Armenia (http://armeniapanfolklorica.wordpress.com/) incentrata sulla rielaborazione di uno dei momenti centrali della cultura e dei costumi isolani: il lutto.

Nelle case delle famiglie che osservano la tradizione, la morte di un parente si accompagna infatti alla “messa in scena” di una serie di rituali precisamente codificati. I familiari indossano così abiti neri che non devono mostrare alcun segno di trasparenza (“luttu strittu”), disponendosi attorno al morto a testa bassa, assorti nel dolore o in una preghiera sommessa. Anticamente, partecipavano al lutto anche le prefiche, donne pagate per piangere il morto decantandone le virtù. Con atteggiamento assai teatrale, queste ultime accompagnavano il defunto in processione, fino alla sua sepoltura. I tre giorni a seguire – che prendevano il nome di “visitu” – venivano infine dedicati alle visite di amici e conoscenti, che portavano in dono ai parenti “u cunsulu”, ossia le vivande che venivano poi utilizzate per un pasto consolatorio.

Con il sincretismo culturale che caratterizza il suo intero percorso artistico, attraverso Visitu visitusu Armenia ricrea così il rito funebre siciliano, dandone tuttavia un'interpretazione più ironica. Grazie alle analogie riscontrate con altre culture e, in particolare, con quella del Sud America, l'artista depotenzia infatti la drammatica luttuosità sicula attraverso una fusione con la festosità calda e colorata della tradizione mortuaria messicana. 

Ne risulta una performance in cui è centrale la costruzione di una bara decorata con la stessa tecnica utilizzata dai pittori dei carretti siciliani, in cui i colori tradizionali usati nella provincia di Siracusa mostrano dirette analogie con quelli di decorazioni, abiti e dolci della Festa dei morti messicana. L'inserimento di elementi dell'iconografia siciliana arricchiscono infine ulteriormente il sincretismo culturale: la testa della Gorgone, simbolo della Trinacria, è andata infatti via via rassomigliando, in fase progettuale, a Rangda, la regina degli spiriti maligni del Teatro Barong balinese.

Dopo la performance, Elastico ospiterà un dj set a cura di Mighty Mau. Il dress code della serata sarà il total black.


Armenia nasce a Ragusa nel 1986. Nel 2005 lascia la sua città, Rosolini, e si trasferisce a Bologna dove compie il proprio percorso di studi in pittura presso l'Accademia di Belle Arti. Durante questi anni si muove dalla pittura alla scultura, dalla performance al video cercando di creare opere eclettiche che si allontanino dal concetto di riproduzione seriale dell'opera. Tema centrale: il folclore della sua terra, la Sicilia, rapportata visionariamente alle tradizioni di culture geografcamente lontane. Questo approccio è stato poi approfondito in una ricca ricerca sul sincretismo, fulcro dei suoi ultimi esperimenti artistici.