WAX Una personale di MARTINA MERLINI


VENERDI 13 DICEMBRE
h. 18.30
@ eLaSTiCo studio 

WAX
Una personale di MARTINA MERLINI

:::::::::::::::::::::::::::
Inizialmente imperniato sull'illustrazione, sempre di più, negli ultimi anni, il percorso artistico di Martina Merlini si snoda multiformemente nel solco dell'esplorazione, coinvolgendo una pluralità di tecniche, materiali e supporti che convergono nella ricerca di un equilibrio formale delicatamente costruito sull'armonia  di elementi astratti e geometrici. Wax – personale ospitata a Elastico Studio dal 13 dicembre 2013 all'11 gennaio 2014 – costituisce una sorta di istantanea che fissa gli ultimi sviluppi di tale evoluzione, mettendo in relazione opere che spaziano dai lavori su tessuto, carta e legno all'installazione, fino ad arrivare alla pittura su muro.

Il percorso della mostra si sviluppa a raggiera attorno ad una grande installazione che prende forma verticalmente dal soffitto al pavimento, segnando idealmente non solo il centro dello spazio espositivo, ma anche il baricentro terrestre. Composta da drappi di tessuto tinti a mano, alcuni dei quali sormontati da stampe serigrafiche, quest'ultima identifica il suo nucleo centrale in  “Totem”, opera  realizzata in xilografia durante una recente residenza artistica presso Officine della stampa.

Proprio l'incontro con questa tecnica ha fatto da catalizzatore per il nuovo percorso di ricerca dell'autrice, che si configura come un tentativo di ampliare il concetto di texture proprio della resa xilografica attraverso l'utilizzo di altre tecniche. È infatti la cera, in questo caso, a circoscrivere un inedito terreno di sperimentazione, all'interno del quale si sviluppano immagini geometriche che mimano perfettamente la resa della stampa con matrici di legno; tale ricerca si concreta in una serie di opere realizzate su carta e su legno di vario formato (35x50, 150x100, 20x30 cm).

A completamento del percorso espositivo sarà presente anche un'opera su muro, consonante con il resto del corpus dei pezzi in mostra sia dal punto di vista dell'utilizzo dei colori che da quello della scelta dei motivi dominanti, richiamo esplicito al percorso nell'ambito della street art che Martina sta portando avanti negli ultimi anni.

::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Martina Merlini, è un'artista visiva bolognese, classe 1986, che vive e lavora a Milano.
Attiva dal 2009, pubblica con numerose riviste ed etichette indipendenti. Dal 2010, insieme Tellas, intraprende il progetto installativo Asylum, che viene presentato a Palermo, Bologna, Milano e Foligno, all'interno di Attack Festival; nell'estate del 2012 viene invitata a partecipare a Living Walls, primo festival di street art al femminile, ad Atlanta.
Sempre nel 2012 inaugura la sua prima personale – Lebe, an Anthology of African Gods –, ospitata da RAMhotel (Bologna).


Officine della Stampa è un collettivo di sei grafici, artisti e stampatori che promuove la ricerca sulle tecniche di stampa tradizionali e sperimentali.                
Accanto allʼattività di ricerca, Officine della Stampa coordina lʼorganizzazione di corsi, seminari e workshop per lʼapprofondimento delle pratiche della stampa. Offre inoltre uno spazio espositivo nelle sale della stamperia al 132 di via Santo Stefano per la promozione di artisti, grafici e illustratori contemporanei.

ELISA GENGHINI showcase | SABATO 7 DICEMBRE



SABATO 7 DICEMBRE 
h. 19
@ eLaSTiCo studio
ELISA GENGHINI showcase

::::::::::::::::::::::::::::::
Elisa Genghini, nata a Rimini, esordisce nel mondo della musica partecipando ad un concorso canoro "di quelli che si fanno nel teatro della chiesa", prosegue a Bologna con una coverband dei Toto, poi come corista per gli Antille, infine fonda gli Elymania, con cui suona fino al 2010. Già autrice di diversi libri, dopo aver realizzato l'EP "Le Briciole Del Pasto Consumato " debutta il 21 ottobre 2013 con il suo primo album "Catturarti è inutile", un disco che la vede collaborare con il Federico Trevisan, socio di lunga data e chitarrista. Le dieci canzoni di cui si compone sono, nelle parole dell'artista, "tutto sommato canzoni d'amore, prese un po' di sbieco. Sono un'autobiografia musicata della mia educazione sentimentale, spero niente di noioso, né di genere. Detto questo, bisognerebbe ascoltarlo".