e dei tarocchi, dove assume la valenza, al contempo, di estrema prova e di fruttuosa metamorfosi per l'individuo che acquista così un'opportunità di evoluzione: “Sei defluito fin qui insieme al fiume nero della Morte. Hai affondato le radici nell’oscurità de Il Diavolo. Sei stato il demonio che sollevava tristemente la sua torcia come una nostalgia della luce […] Puoi unirti a me se sei stato preparato, se hai compiuto il viaggio nelle profondità del tuo essere…” (A. Jodorowsky).
Progetto site-specific, The Judge-ment è un'opera muraria realizzata nel solco della tradizione dell'affresco su parete, tuttavia contaminato con la tecnica del collage. Percorsa da rimandi simbolisti e surrealisti, l'opera si struttura anche attraverso il meccanismo di sostituzione, tipico delle dinamiche psichiche del sogno e la separazione delle due componenti etimologiche del termine (Judge-ment), inserisce velatamente un terzo, importante riferimento: quello alla mente e, per estensione, alla psicanalisi.
Appare infatti, in posizione centrale, una figura che rimanda all'iconografia cristiana di Dio, che tuttavia si rivelerà altro: l'epicentro della composizione è l'immagine di Freud, circondata da altri simbolismi. Siamo davanti al “Tribunale della Ragione”, l'unica salvezza è la libertà e “nosce te ipsum” l'unico comandamento. In questo, l'arte si fa mezzo, perché è riflesso della verità.
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Klaus Morgue
Alessandro Simonini, in arte Klaus Morgue, è nato a Modena nel 1985.
Diplomato presso il Liceo socio-psico-pedagocico "Carlo Sigonio", nel 2008 si laurea in Filosofia “estetica” presso l’Ateneo di Bologna; nello stesso anno consegue il diploma di recitazione presso la Scuola di Teatro Louis Jouvet (biennale) diretta da Massimo Macchiavelli.
Nel 2012 consegue la laurea magistrale in Arti Visive presso il DAMS di Bologna.
Si dedica da anni alla pittura su tela o tavola ed ha all'attivo diverse mostre in Italia; è vincitore del Premio della Critica (Premio Patrizia Barlettani – NEXT GENERATION 2011), con l’opera “Apocalisse”.
Nel gennaio del 2011 inaugura, in occasione di ARTE FIERA OFF, il primo «fregio» (affresco permanente su parete) presso il Sesto Senso, locale storico bolognese e nel novembre dello stesso anno, per il festival internazionale della cultura di genere GENDER BENDER, inaugura “Genesi” altra opera parietale, questa volta presso l’ex salara “Il Cassero”, sede dell’Arcigay a Bologna.