PROCESSO FRAGILE + RACCONTI EROTICI PER RAGAZZE SOLE O MALE ACCOMPAGNATE


GIOVEDI 28 GIUGNO 
h. 20
Processo fragile
Una personale di Valeria Talamonti
+
Racconti erotici per ragazze sole o male accompagnate.
Slavina presenta il suo libro di racconti erotici.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++
Processo fragile
Una personale di Valeria Talamonti
In mostra a Elastico dal 28 giugno al 8 luglio 2012, Processo Fragile è un'installazionesite specific che si sviluppa rizomaticamente attorno all'indagine sul tema dello spazio. Riempita in tutte le sue infinite direzioni, l'area espositiva viene infatti saturata dall'artista, che tuttavia lascia libero un piccolo e accidentato percorso per la fruizione dello spettatore; in tal modo, quest'ultimo viene chiamato a prestare la massima attenzione al rapporto tra il proprio corpo e il luogo fisico in cui si trova ad interagire.

La creazione di questo canale comunicativo è costruita da Valeria Talamonti per contrasto, nello spazio lasciato libero da una fitta installazione di sottili bastoncelli; quasi bacchette orientali dalle estremità puntute e sfuggenti, i singoli elementi si saldano precariamente insieme, fino a formare una maglia inestricabile. Ne deriva una struttura che appare in continuo divenire, quasi germogliasse da una base geometrica, o riproducesse un infinito gioco di specchi in cui la ripetizione coincide con molteplici quanto slittanti variazioni.

Se da un lato il progetto richiama la fragilità dei materiali poveri utilizzati dagli scultori degli anni Novanta, dall'altro pare affacciarsi un suggerimento all'idea di rete, intesa nel senso contemporaneo cui l'abitudine al virtuale ci ha reso consapevoli. Dietro la struttura pseudogeometrica e ripetuta, sembra infatti materializzarsi il flusso dell’informazione, con particolare riferimento allo scambio, alla comunicazione, al rapporto emittente-ricevente. 

In questo senso la struttura rievoca un processo, un divenire, che è lo stesso in cui siamo immersi quotidianamente: lo spazio virtuale – di cui noi siamo i nodi – costruito attraverso la comunicazione mediatica. In qualche modo “solidificata” attraverso un processo artigianale, quest'ultima si fa scultura, arrivando a fondersi con lo spazio fisico e condiviso. Sarà poi l'autrice a dare vita e a lasciare scorrere la storia materiale dell'oggetto, fino a che questo non deperirà, seguendo il corso naturale e umanissimo delle cose. 


Valeria Talamonti
Nata nel 1989 a San Benedetto del Tronto (AP), studia all’Istituto Statale d’Arte O. Licini di Ascoli Piceno. Attualmente, studia e lavora a Bologna presso l’Accademia di Belle Arti, indirizzo Decorazione, dove al momento è tutor al corso di tecniche extramediali con il prof. Lelio Aliello.
Dal 2009, ha partecipato a diverse personali e collettive.

++++++++++++++++++++++++++++++

SLAVINA presenta
RACCONTI EROTICI PER RAGAZZE SOLE O MALE ACCOMPAGNATE
DAL 20 GIUGNO IN LIBRERIA

IL LIBRO CHE LE DONNE ASPETTAVANO E CHE GLI UOMINI SPERAVANO ESISTESSE(ehm…)

LE RAGAZZE ANNOIATE SOGNANO IL PRINCIPE AZZURRO
… TUTTE LE ALTRE LEGGONO QUESTO LIBRO!!!! (tossisce nervosamente)

SPREGIUDICATO, SENSUALE, IRONICO

ESCE IL PRIMO LIBRO DELLA BLOGGER PIÙ IRRIVERENTE DELLA RETE

Se l’amore esiste… dove si nasconde? La protagonista di questo libro non ha paura di trovarlo e quindi lo scova sempre: all’interno di una casa abitata esclusivamente da ragazze, in una dark room fumosa o tra le braccia di uno sconosciuto di cui non conosce il nome e non comprende la lingua.
Sensuali, ironici e spregiudicati, i racconti di Slavina sono dedicati alle ragazze sole o male accompagnate che vogliono riprendersi il diritto ad un incondizionato piacere. Proprio come la protagonista, l’antieroina Selma, che impavida e imperfetta costruisce giorno per giorno la sua felicità, scoprendo che il sesso é fugace e fulminante come l’amore e che é insensato dargli confini di genere. Perché nulla che sia simile all’amore potrà mai essere confinato in un luogo comune.
Senza nessuna reticenza Slavina racconta il desiderio e il vantaggio di arrendersi ogni volta che viene a prenderci, assecondandolo con gli occhi bene aperti.
Giulio Perrone Editore, Collana Le Nuove Onde, 100 e poche pagine, 10 euro

Silvia Corti
Nata a Roma come Silvia Corti nel 1977, al debutto su Internet come mediattivista diventa Slavina. Illuminata dalla teoria queer dentro e (soprattutto) fuori dall’ambito accademico, comincia a navigare nel porno tra autoproduzioni e pellicole mainstream, lavorando sia sul set che come doppiatrice. Nel 2005 emigra a Barcellona e incontra il movimento Post-porno, nel quale trova le coordinate teoriche e pratiche della sua piú recente produzione multimediale, che ha come obiettivo la creazione di nuovi immaginari legati al corpo e alla sessualitá. Si muove tra Italia e Spagna organizzando eventi e laboratori di sperimentazione, traducendo le scrittrici e poetesse radicali spagnole e promuovendo la dissidenza sessuale.
Il suo blog di pornopolitica sovversivo e popolare è malapecora.noblogs.org

ERIC CHENAUX ::: liveLaSTiCo 19.6.12


MARTEDI 19 GIUGNO
h. 20
liveLaSTiCo

ERIC CHENAUX
+++++++++++++++++++++++++++++++

Eric Chenaux arriva dal Canada ed unisce l'approccio alla strumentazione classica con una vena da sperimentatore, proponendosi come eccezionale manipolatore di chitarre ed elementi elettronici. Dopo aver suonato e cantato negli anni 80 e 90 nella band post-punk dei Phleg Camp e nel duo Lifelikeweeds, nel 2001 fonda l'etichetta Rat-drifting con la quale pubblica musica di amici e collaboratori, dedicandosi alla scoperta di realtà sonore inedite e difformi..
L'originalità  della tecnica chitarristica e scritturale di Chenaux, del tutto difformi e molto avanzate rispetto alla consuetudine folkie, fa sì che l'insieme risulti veramente peculiare ed eccentrico, una via di mezzo tra avant rock, out folk e musica di ricerca... come se uno dei vecchi maestri (Bull, Fahey) avesse deciso di misurarsi sul formato della canzone.

CRASI ::: Una personale di Valentina D'Accardi ::: 15.6.12


VENERDI 15 GIUGNO 
h. 20

CRASI
personale di Valentina D'Accardi
SUONI Marcella Riccardi



In occasione del festival Passion&Profession, in programma a Bologna dal 22 al 24 giugno 2012, Elastico ospita il progetto fotografico curato dall'associazione Piccolo Formato

Di origine etimolgica greca con il significato di contrazione e unione insieme, la “crasi” è una figura retorica che identifica la fusione della vocale finale di una parola con quella iniziale del termine che la segue, in una non-separazione che crea una nuova unità. Similmente, l'utilizzo che Valentina D'Accardi fa del mezzo fotografico si concreta in una serie di pezzi unici che, non legati insieme da fili narrativi o deduttivi, si nutrono piuttosto della fascinazione per il farsi quasi alchemico degli attimi catturati in immagini fotografiche.

In mostra dal 15 al 20 giugno a Elastico e curato da Piccolo Formato, Crasi è un progetto che si compone così di venti opere fotografiche di piccolo e medio formato (5x7 e 30x40 cm), stampate su carta qui doppiamente considerata come materia viva: per la sua origine organica da un lato e per il suo essere risultato di un procedimento fotografico di sviluppo dall'altro, particolarmente lento nel caso della carta baritata che viene scelta.

Per questa ragione, questa pulsione quasi vitale della materia non viene circoscritta da tagli netti e meccanici: ciascun foglio – e, quindi, ciascuna fotografia – è delimitata da uno strappo, come avviene abitualmente con la carta da incisione. L'immagine impressa – lavorata con acidi anche non fotografici, che creano così macchie, velature e bruciature – diventa in questo modo un unicum, perchè ciascuna stampa sarà diversa dalle altre.

In questo senso, l'utilizzo che Valentina D'Accardi fa del mezzo fotografico lascia in disparte la tematica della riproducibilità che questo linguaggio porta con sé, né è direzionato dall'autrice in senso documentaristico, già a partire dalla scelta del b/n. L'assenza di colori – oltre a segnare la provenienza dell'artista dall'ambito del disegno – rende meno netto il collegamento didascalico dell'immagine con la realtà. Questa stessa evocatività senza tempo è richiamta dai soggetti scelti: il corpo femminile nudo, privo dell'identità del viso, collocato in dimensioni ovattate in cui solo due oggetti fanno da contrappunto nello spazio.

Ma è di un corpo goffo, distante dalla “posa”, trattenuto, che si tratta. In questo modo, la fotografia si fa potente specchio, oggettivando un dolore che finalmente può essere guardato.

Valentina D'Accardi
Diplomata in Comunicazione e Didattica dell'Arte all'A.B.A. di Bologna, si specializza in Arti Visive con un Biennio Magistrale in Pittura presso la Cattedra del Prof. Luca Caccioni.
Il suo lavoro resta sempre a cavallo tra fotografia e immagine pittorica: curando personalmente lo sviluppo della pellicola e intervenendo con media non fotografici in fase di stampa, l'aspetto manuale assume un ruolo rilevante nel suo modo di concepire la foto, considerandola più come oggetto da toccare e tenere vicino, che come immagine da guardare.
Non si muove mai completamente nel presente: i luoghi e gli oggetti che sceglie arrivano dal passato e sono gonfi di carica emotiva. Fotografa “scarne presenze di affetti scomparsi”. Vuole l'assenza. La cerca e la immortala.
Vive e lavora a Bologna. 

#3 - presentazione del progetto OVER THE RAINBOW


MERCOLEDI 6 GIUGNO
h. 20

#3 - presentazione del progetto OVER THE RAINBOW 
con
proiezione di documentari nell'ambito della rassegna Docuforum presso Spazio Elastico Vicolo Facchini, 2 in collaborazione con Some Prefer Cake – Bologna Lesbian Film Festival. 
++++++++++++++++++++++++++ IN VISIONE +++++++++++++++++++++

> Tres Gotas de Agua
Stati Uniti, 2010
Documentario, 13'30''
regia Marco Castro Bojorquez
v.o. sott.it.
Tre madri latinoamericane immigrate negli Stati Uniti raccontano la storie dei coming out de* loro figl*. Tre storie di comprensione e appoggio, tre gocce d’acqua col potere di erodere la pietra.

> Dykeland
Brasile, 2010
Documentario, 7'
regia Gustavo Vinagre
v.o. sott.it.

Realizzato all’interno del progetto Fucking Different São Paulo, il film ci porta nell'universo musicale delle Bonsai Kittens, una band lesbica della metropoli brasiliana, durante la preparazione del loro primo album di dyke rock femminista, Dykeland.

> Circus Geeks and Sideshow Freaks
Canada, 2008
Documentario, 12'
regia Alexis Mitchell - Tori Foster
v.o. sott.it.

Il duo di clown lesbiche Hobo Homos ha trasformato uno spazio artistico in una performance circense spettacolare. Scandaloso, sexy, divertente, il circo è anche una espressione politica contemporanea che reclama il valore del freak nella comunità queer.

> Chained!
USA, 2010
Documentario, 14'
regia Betsy Kalin
v.o. sott.it.

Perché le lesbiche sono letteralmente attaccate ai loro wallet chains?
Un divertente documentario in cui dyke e butch americane ci raccontano come le catene da portafoglio di motociclistica memoria non siano più solo un accessorio, ma siano diventate l’identificativo di uno stile di vita lesbico ed un simbolo in cui rinoscersi.